E’ di questi giorni la notizia che in Veneto, promossa da una costellazione di movimenti, in gran parte di ispirazione cattolica, con ampie tinte di integralismo, di un referendum indetto online per l’indipendenza del Veneto. Ovviamente niente di significativo dal lato dell’impatto istituzionale, ma certamente, se i numeri fossero alti, di una qualche valenza politica. Dietro c’è anche la Lega nord e il governatore del Veneto, Luca Zaia, già ministro per le politiche agricole nel governo Berlusconi IV, un politico di lungo corso, di scuola leghista. Ebbene, stando agli organizzatori, sembra che i numeri dei votanti online siano niente male. Dice Zaia: «Io non mi accredito risultati ottenuti da altri. Noi abbiano partecipato ai gazebo, offrendo il nostro sostegno… certamente il tema del referendum è sentito. In Consiglio regionale la proposta di un referendum consultivo è sul tavolo della commissione affari istituzionali. Ben vengano iniziative come questa, che confermano come i nostri cittadini guardano con modernità al tema. In Consiglio vogliamo iniziare una dialettica simile a quella avvenuta in Catalogna. Il dibattito Barcellona-Madrid diventerà quello Venezia-Roma». La modernità consisterebbe, inutile girarci intorno, nella piena indipendenza del Veneto dall’Italia. Un sostegno deciso all’iniziativa è venuto dal leader Tea Party Italia, Giacomo Zucco. Il TPI è un movimento che si ispira a quello analogo americano, patriottico il secondo, separatista il primo. Scrive Zucco nella sua pagina FB: «Può anche darsi che votare su internet per l’indipendenza del Veneto sia un esercizio inutile. Ma può permettersi questa considerazione solo chi non indulge mai in un esercizio così SOMMAMENTE inutile, ridicolo, superstizioso e statisticamente nullo come votare nelle cabine elettorali della Repubblica Italiana per “scegliere” parlamento e governo». Continua a leggere... Il leader del Tea Party Italia, Giacomo Zucco, si schiera per la secessione del Veneto Twitter : https://twitter.com/priorifriggi Luciano Priori Friggi
venerdì 21 marzo 2014
Il Tea Party Italia, dalla denuncia della tasse al secessionismo
Il leader del Tea Party Italia, Giacomo Zucco, si schiera per la secessione del Veneto.
E’ di questi giorni la notizia che in Veneto, promossa da una costellazione di movimenti, in gran parte di ispirazione cattolica, con ampie tinte di integralismo, di un referendum indetto online per l’indipendenza del Veneto. Ovviamente niente di significativo dal lato dell’impatto istituzionale, ma certamente, se i numeri fossero alti, di una qualche valenza politica. Dietro c’è anche la Lega nord e il governatore del Veneto, Luca Zaia, già ministro per le politiche agricole nel governo Berlusconi IV, un politico di lungo corso, di scuola leghista. Ebbene, stando agli organizzatori, sembra che i numeri dei votanti online siano niente male. Dice Zaia: «Io non mi accredito risultati ottenuti da altri. Noi abbiano partecipato ai gazebo, offrendo il nostro sostegno… certamente il tema del referendum è sentito. In Consiglio regionale la proposta di un referendum consultivo è sul tavolo della commissione affari istituzionali. Ben vengano iniziative come questa, che confermano come i nostri cittadini guardano con modernità al tema. In Consiglio vogliamo iniziare una dialettica simile a quella avvenuta in Catalogna. Il dibattito Barcellona-Madrid diventerà quello Venezia-Roma». La modernità consisterebbe, inutile girarci intorno, nella piena indipendenza del Veneto dall’Italia. Un sostegno deciso all’iniziativa è venuto dal leader Tea Party Italia, Giacomo Zucco. Il TPI è un movimento che si ispira a quello analogo americano, patriottico il secondo, separatista il primo. Scrive Zucco nella sua pagina FB: «Può anche darsi che votare su internet per l’indipendenza del Veneto sia un esercizio inutile. Ma può permettersi questa considerazione solo chi non indulge mai in un esercizio così SOMMAMENTE inutile, ridicolo, superstizioso e statisticamente nullo come votare nelle cabine elettorali della Repubblica Italiana per “scegliere” parlamento e governo». Continua a leggere... Il leader del Tea Party Italia, Giacomo Zucco, si schiera per la secessione del Veneto Twitter : https://twitter.com/priorifriggi Luciano Priori Friggi
E’ di questi giorni la notizia che in Veneto, promossa da una costellazione di movimenti, in gran parte di ispirazione cattolica, con ampie tinte di integralismo, di un referendum indetto online per l’indipendenza del Veneto. Ovviamente niente di significativo dal lato dell’impatto istituzionale, ma certamente, se i numeri fossero alti, di una qualche valenza politica. Dietro c’è anche la Lega nord e il governatore del Veneto, Luca Zaia, già ministro per le politiche agricole nel governo Berlusconi IV, un politico di lungo corso, di scuola leghista. Ebbene, stando agli organizzatori, sembra che i numeri dei votanti online siano niente male. Dice Zaia: «Io non mi accredito risultati ottenuti da altri. Noi abbiano partecipato ai gazebo, offrendo il nostro sostegno… certamente il tema del referendum è sentito. In Consiglio regionale la proposta di un referendum consultivo è sul tavolo della commissione affari istituzionali. Ben vengano iniziative come questa, che confermano come i nostri cittadini guardano con modernità al tema. In Consiglio vogliamo iniziare una dialettica simile a quella avvenuta in Catalogna. Il dibattito Barcellona-Madrid diventerà quello Venezia-Roma». La modernità consisterebbe, inutile girarci intorno, nella piena indipendenza del Veneto dall’Italia. Un sostegno deciso all’iniziativa è venuto dal leader Tea Party Italia, Giacomo Zucco. Il TPI è un movimento che si ispira a quello analogo americano, patriottico il secondo, separatista il primo. Scrive Zucco nella sua pagina FB: «Può anche darsi che votare su internet per l’indipendenza del Veneto sia un esercizio inutile. Ma può permettersi questa considerazione solo chi non indulge mai in un esercizio così SOMMAMENTE inutile, ridicolo, superstizioso e statisticamente nullo come votare nelle cabine elettorali della Repubblica Italiana per “scegliere” parlamento e governo». Continua a leggere... Il leader del Tea Party Italia, Giacomo Zucco, si schiera per la secessione del Veneto Twitter : https://twitter.com/priorifriggi Luciano Priori Friggi
lunedì 17 marzo 2014
I referendari post-Crimea
Si sta assistendo a un'orda di referendari dell'ultima ora, grazie alla Russia. Bene, vedremo. Tutti assieme, rifondaroli, social-nazisti (spesso senza saperlo), craxiani con il cervello cotto, e nemici giurati di tutto cio' che significa occidente e stato di diritto (cioe' Usa-Gb, ecc.), infine oltreteverini (i veri ispiratori, ma molto dietro le quinte, come registi), a tutti costoro, assetati di "battaglie" e di sangue, suggerisco un prossima tema referendario: la Cecenia. Poi vediamo che dice Putin, chi si propone si faccia avanti, a me vien da ridere.
LPF
Twitter : https://twitter.com/priorifriggi Luciano Priori Friggi
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